Dio ha un nome? È forse Geova? Perché nelle traduzioni di molte Bibbie il nome proprio di Dio-Geova è stato sostituito con l’appellativo “Signore” (oppure “Eterno”)? Andrea A.
Quando Mosè chiese il nome a Dio, la risposta non fu una parola, ma una frase ebraica, «io sono colui che sono» (cfr. Es 3,13-14); in Es 6,2-3 troviamo l’espressione «io sono YHWH», il nome di Dio (6.828 volte nell’AT) composto da quattro consonanti attinenti al verbo essere, che per rispetto era (ed è) considerato impronunciabile dagli Ebrei (si ritiene che la pronuncia più probabile sia Yahwè) e perciò nella lettura sostituito con il generico Adonày, “Signore”.
Soltanto molto più tardi, quando non si conosceva più la sua pronuncia, i Masoreti vi aggiunsero le vocali prendendole da Adonay (e/a/a in ebraico), proprio per evitare che potesse essere pronunciato in altro modo; ecco come si è arrivati alla forzatura rappresentata dall’ibrigo “Yehowah” e quindi all’italianizzato “Geova”, utilizzato nella Bibbia dei testimoni di Geova.
Gia la Settanta però aveva reso quel nome con Kyrios, “Signore”, che poi nel Nuovo Testamento indicherà la principale qualifica di Cristo risorto, nel quale si ha la salvezza (cfr. Fil 2,9-11; At 4,11-12).
[Famiglia Cristiana del 25/11/2012]