Come mai Gesù parla di sé come “Figlio dell’uomo”? Lui è Figlio di Dio mentre siamo noi a essere figli dell’uomo. Silvia R.
L’espressione “Figlio dell’uomo” è quella preferita da Gesù per designare sé stesso e rispecchia sicuramente un dato storico.
Dietro la versione greca – la lingua utilizzata dagli evangelisti – c’è un originale ebraico o aramaico (ben adam o bar enash) utilizzato in alcuni testi biblici per designare l’essere umano nella sua condizione creaturale di fronte a Dio (cfr. Sal 8,5; 80,18; Ez 2,1; ecc.), perciò ha il senso di “uno della stirpe umana”, e come tale esposto alla sofferenza e alla morte.
Tuttavia l’espressione si trova anche in Daniele 7,13, in un contesto in cui Dio conferisce a questo personaggio (che viene sulle nubi del cielo) un potere nel giudizio finale: con questa autodesignazione Gesù esprime la sua profonda solidarietà con la condizione umana, lasciando intravedere qualcosa della sua funzione di inviato di Dio; alla luce della Pasqua i primi cristiani rileggeranno quel titolo pensando alla sua venuta nella gloria, quando egli assumerà anche una funzione giudiziale escatologica.
[Famiglia Cristiana del 21/10/2012]