Perché secondo il vangelo di Matteo l’Ascensione del Signore avvenne in Galilea, mentre per Luca presso Gerusalemme? Cosimo D.
Nel Nuovo Testamento, dell’Ascensione del Signore, come evento visibile, si racconta solo nell’opera di Luca (Lc 24,50-53 e At 1,9-11; ambientata a Gerusalemme), mentre è appena menzionata nell’aggiunta posteriore – comunque canonica – di Marco (Mc 16,19; un particolare probabilmente dipendente dalla fonte lucana).
Tale racconto parla il linguaggio dell’elevazione/esaltazione/intronizzazione, analogo a quello di altri testi neotestamentari (Ef 4,8-10; Col 2,15; 1Pt 3,22; Eb 1,3; 8,1), per esprimere la convinzione della Chiesa nascente dell’avvenuta glorificazione e insediamento presso Dio del Cristo risorto.
I racconti delle apparizioni del Risorto – che mostrano più che mai le diversità di tradizioni e prospettive dei singoli evangelisti – sono per lo più ambientati a Gerusalemme (presso la tomba: Mt 28,8-10; Gv 20,11-18; cf. Mc 16,9; nel cenacolo: Lc 24,36-49; Gv 20,19-23.26-29), presso Emmaus (Lc 24,13-35; cf. Mc 16,12-13); oppure, appunto, in Galilea.
Quest’ultima tradizione (che non accenna all’ascensione) ci è tramandata da Mc 16,7; Mt 28,16-20; Gv 21,1-23.
[Famiglia Cristiana del 23/10/2011]