Come mai la nuova edizione della Bibbia, nel Salmo 102, sostituisce la parola pellicano (metafora eucaristica) con civetta? Elena
Nella Bibbia Cei del 2008 al Salmo 102,7 c’è scritto: «Sono come la civetta del deserto»; la precedente traduzione seguiva invece la versione greca della Settanta, che aveva appunto pelekan (pellicano); il termine originale ebraico qa’at ricorre soltanto cinque volte nell’AT e non è di facile identificazione; presente in alcune liste legali (cfr. Lv 11,18; Dt 14,17), insieme ad animali lugubri (e repellenti), considerati di malaugurio, che magari accompagnano solitudini (cfr. Is 34,11; Sof 2,14), effettivamente si addice meno al pellicano, animale acquatico che non vive solitario ma prevalentemente in stormi.
Proprio questo animale dall’epoca medievale è divenuto simbolo eucaristico.
Si riteneva infatti che il pellicano si ferisse il petto con il becco per offrire il suo sangue ai suoi piccoli.
E così nell’antico canto eucaristico Adoro te devote, attribuito a San Tommaso d’Aquino, Cristo viene invocato appunto come «Pie pellicane».
[Famiglia Cristiana del 21/08/2011]