L’autenticità dei Vangeli

Che valore hanno le parole di Gesù se i Vangeli si sono trasmessi a voce e non siamo certi della loro autenticità?   Giuseppe S.

Effettivamente è un dato acquisito dalla scienza esegetica che i Vangeli non sono un resoconto cronachistico dei fatti e dei detti di Gesù, ma il risultato finale di tradizioni orali, poi man mano messe per iscritto e raccolte insieme – secondo un disegno proprio a ogni evangelista – fino a formare il testo attuale; e come tali risentono dell’elaborazione e dell’attualizzazione avvenute già nei contesti comunitari della Chiesa delle origini.
Tuttavia la Chiesa stessa ha riconosciuto e affermato, sempre più chiaramente, che questi scritti – e non altri (ossia gli apocrifi) – nella loro integrità e letteralità erano da ritenersi ispirati da Dio e normativi per la vita dei credenti (cf. Dei Verbum n. 11).
Anche qualora si dovesse appurare con lo studio storico che una frase riportata dai Vangeli non è stata pronunciata tale e quale da Gesù (non dimentichiamo che Gesù parlava aramaico e i Vangeli sono stati scritti in greco!), ciò non toglie nulla alla sua valenza di testo “sacro e canonico”, il cui senso letterale va ricercato sempre con cura.

[Famiglia Cristiana del 24/04/2011]

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