Non avendo riconosciuto Gesù come loro Messia, gli ebrei lo stanno ancora aspettando? Antonio N.
Va premesso che nel I sec. almeno un gruppo di ebrei – consistente, seppur piccolo in proporzione – ha riconosciuto in Gesù il Messia atteso (la Chiesa nascente è di stirpe giudaica): a partire da essi, tra cui specialmente l’ex fariseo Paolo, la fede in Gesù “Cristo” (traduzione greca di “Messia”) si è poi diffusa nel mondo allora conosciuto.
Tra i fondamenti della fede giudaica in tutti i secoli fino a oggi c’è effettivamente la componente messianica, l’attesa cioè del Messia e dell’era di pace e prosperità connessa con la sua venuta (cf. Isaia 11).
Poi nella storia del giudaismo e delle correnti presenti in esso, la sua figura ha assunto connotazioni diverse, alcune più politiche altre più religiose, a volte è stato visto come una figura collettiva (tutto il popolo), o semplicemente come l’era messianica, senza un contorno personale preciso.
In ogni caso l’avvento di questa nuova era – invocato dall’ebreo nella preghiera quotidiana – sarà palese, attraverso i segni della redenzione.
[Famiglia Cristiana del 09/01/2011]