Non capisco perché Gesù nei Vangeli si definisce “Figlio dell’uomo”. Gemma F.
Questa espressione nei Vangeli non è mai utilizzata da altri, ma soltanto da Gesù, per designare sé stesso (ben 83 volte nei Vangeli).
Può avere vari significati: 1) “uomo, essere umano”, magari con tono enfatico, come si trova in Ezechiele, per indicare la solidarietà con gli uomini a cui il profeta è mandato; 2) un essere a cui Dio conferisce un potere in un contesto di giudizio, come in Daniele 7,13 (appare sulle nubi del cielo): 3) un equivalente del pronome personale “io”, come si trova in testi rabbinici successivi al I secolo d.C.
Probabilmente scegliendo per sé questa designazione Gesù combina insieme questi significati, con l’intento sia di correggere le attese messianiche correnti al suo tempo, di carattere trionfalistico, sia di indicare velatamente il suo ruolo di inviato di Dio che resta solidale con gli uomini fin nella sofferenza e nella morte, prima di essere glorificato e assumere una funzione giudiziale escatologica.
[Famiglia Cristiana del 12/12/2010]