Perché a Zaccaria si rivolgono con cenni, se era solo muto?

Riguardo a Zaccaria, padre di Giovanni Battista, nel Vangelo c’è un’annotazione singolare: si dice che era rimasto muto, ma i vicini gli porgono una domanda con «dei cenni», come se fosse sordo (Lc 1,62).

Luca risulta non del tutto congruente su questo dettaglio del mutismo di Zaccaria (cfr. Lc 1,20; tuttavia il termine greco kophos del v. 22 alcune volte significa anche “sordo”, cfr. Mc 7,37). In realtà l’intenzione dell’evangelista in 1,60-63 è di evidenziare che il nome da dare al bambino non è stato concordato previamente dai genitori, ma è il risultato di un’azione provvidenziale di Dio, per cui senza che l’uno sapesse dell’altra, entrambi esprimono quella scelta: d’altronde il nome stesso – Giovanni (Yo-hanan, “Dio ha misericordia”, cfr. Lc 1,13) – è un segno dal Cielo. Quindi il rivolgersi a Zaccaria con dei cenni vuole sottolineare un problema di comunicazione, cosicché la sorprendente coincidenza con l’opinione di Elisabetta su quel nome e lo scioglimento della lingua di Zaccaria producono il timore e la lode tipica di chi sperimenta un evento miracoloso (cfr. Lc 1,63-67).

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