Se lo Spirito Santo è Dio, come può aver spinto Gesù nel deserto per essere tentato dal diavolo, secondo la narrazione dei Vangeli sinottici?
Si può comprendere il disagio del lettore cristiano nel leggere che Gesù viene tentato, poiché nel linguaggio corrente “essere tentati” significa essere spinti al peccato; ma nella Bibbia il senso prevalente è quello di “mettere alla prova testare il valore di qualcuno (così il verbo greco originale peirazo). Questo è stato il caso di Abramo, di Giobbe, del popolo d’Israele nel deserto. Ciò vale anche per Gesù, e proprio la prova di Israele nell’Esodo fa in qualche modo da modello per la prova che deve affrontare Gesù. Lo Spirito che lo spinge è lo stesso che è sceso su di lui al momento del battesimo, e che anche ora lo guida e lo sostiene, così come Dio stesso aveva fatto con Israele: «Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto… per metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore» (Dt 8,2). Gesù dimostra la sua superiorità sull’avversario e la sua assoluta fedeltà alla volontà divina.