La traduzione del nome “YHWH” nelle nostre bibbie

Dal momento che nessuno sa cosa, in origine, significasse e come si pronunciasse il tetragramma sacro YHWH, perché nella Bibbia è stato sostituito con «Dio»?
In realtà quasi tutte le edizioni delle Bibbie, indipendentemente dalla lingua in cui sono scritte, traducono con «Dio» non il tetragramma sacro, ma il nome ebraico Elohim (un plurale di eccellenza, che si trova 2570 volte), oppure Eloah o EL. Invece le quattro consonanti che compongono il nome che Dio rivela a Mosè (Es 6,2-3, cfr. 3,13-14), in genere sono tradotte con «Signore». Effettivamente YHWH era (ed è) considerato impronunciabile dagli Ebrei (sulla base di antiche traslitterazioni in greco, la pronuncia più probabile è Yahwèh), e perciò nella lettura sostituito con il generico Adonày, «Signore». Già l’antica traduzione greca della Settanta aveva reso quel nome sacro con Kyrios, appunto, «Signore» (che nel Nuovo Testamento indicherà la qualifica divina di Cristo risorto, cfr. Fil 2,9-11). In Gen 2,4b i due nomi sono accostati, come per affermare che il Dio d’Israele (YHWH) è lo stesso che ha creato il mondo (Elohim).

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