Mi pare che la Bibbia, libro sacro scritto direttamente da Dio, non presenti un Dio misericordioso ma violento.
Un punto essenziale, per non incorrere in equivoci pericolosi, è che la Bibbia non è stata «scritta direttamente da Dio»: per i credenti è sì «Parola di Dio», cioè rivelazione dell’essere e dell’agire di Dio nella sua storia con l’umanità, ma tale comunicazione avviene mediante “autori umani” che hanno usato un linguaggio e un pensiero umano, e quindi necessariamente limitato, imperfetto, e debitore della cultura a essi coeva. Da questa prospettiva occorre inquadrare i brani biblici che comprensibilmente suscitano perplessità, soprattutto gli episodi in cui emerge la violenza richiesta o permessa da Dio, anche nei confronti di innocenti: la prima regola per la sua corretta interpretazione è che la Bibbia va letta nel suo insieme, alla luce di tutta la sua estensione. Per noi cristiani tale rivelazione raggiunge la sua pienezza con Gesù Cristo, che mai giustifica la violenza e semmai accetta di subirla piuttosto che esercitarla.