La verginità di Maria dopo il parto di Gesù

Il testo di Matteo 1,25 sembra contraddire il dogma della verginità di Maria dopo il parto di Gesù: «Giuseppe non si accostò a lei no alla nascita di Gesù». Forse dopo hanno avuto rapporti?

Senza entrare nella storia degli effetti di questo testo, che ha conosciuto la disputa tra cattolici e protestanti sulla perpetua verginità di Maria, conviene concentrarsi sul senso letterale, alla luce dell’intenzione prevalente dell’evangelista: «[Giuseppe] non la conobbe (cioè non ebbe rapporti con lei) no a quando partorì un figlio, che chiamò Gesù». Quel «fino a» (traduzione alla lettera del greco héos) di per sé non implica che dopo il parto ebbe rapporti con lei (cfr. l’uso analogo di héos in 2Sam 6,23: «Mical… non ebbe gli fino al giorno della sua morte»). Matteo vuole evidenziare che tale nascita è avvenuta in modo straordinario, per opera dello Spirito Santo, senza intervento di un uomo (cfr. 1,16.20), come si addice al Salvatore, l’Emmanuele (cfr. 1,21.23); non è interessato a indicare cosa avviene dopo.

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