Le sarei grato di espormi la disputa tra san Paolo e san Giacomo.
Sul tema della giustificazione, tra i testi paolini e la posteriore lettera di Giacomo si configura un evidente disaccordo: per Paolo infatti la giustificazione avviene mediante la fede senza le opere (cfr. Rm 3,21-4,12; specialmente 3,28; cfr. anche Gal 2,16); per Giacomo invece avviene in base alle opere e non solo in base alla fede (cfr. Gc 2,14-24; soprattutto il v. 24); al di là di evidenti differenze di prospettiva, le due posizioni non risultano del tutto irriducibili, se si adotta la soluzione conciliante proposta già da sant’Agostino, per cui Paolo si riferirebbe alle opere precedenti la giustificazione (che giustamente vanno escluse, in quanto non sono una condizione), mentre Giacomo si riferirebbe a quelle che devono seguire la giustificazione, e che anche Paolo raccomanda ampiamente (cfr. Rm 12-15 e Gal 5,6: «[ciò che conta è] la fede che si attua mediante la carità»).