Non è più corretto nell’Ave Maria dire «frutto del tuo grembo» invece di «del tuo seno»? ROSALBA M.
Nell’originale greco del testo delle parole che Elisabetta rivolge a Maria, troviamo la parola koilìa (cfr. Lc 1,41-42): essa ha il signi cato generico di “cavità” e, a seconda dei contesti, può indicare “ventre/addome/grembo”, o più genericamente “viscere/seno”, anche nel senso dell’intimo dell’uomo (cfr. Gv 7,38; con un’accezione negativa si trova in Fil 3,19: «il ventre è il loro dio»). La frase «il frutto del tuo seno» che si trova nell’Ave Maria non è sbagliata, tuttavia in italiano la parola “seno” ha come prima accezione il petto di una donna, non il grembo. In quel contesto, di una donna incinta com’è Maria, “grembo” sarebbe più adeguata. Questa d’altronde è la traduzione della Bibbia Cei, che forse un giorno potrà essere recepita nella preghiera mariana.