Come mai non riesco a trovare la versione originale greca o latina di Siracide 17,5 (che invece si trova nel testo italiano Cei 2008)?

Come mai non riesco a trovare la versione originale greca o latina di Siracide 17,5 (che invece si trova nel testo italiano Cei 2008: «Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore, come sesta fu concessa loro in dono la ragione e come settima la parola, interprete delle sue opere»? Lucia B.

La questione del testo del Siracide è molto intricata. Fu scritto in ebraico, ma andò perduto già in antichità; esso ci è stato tramandato nelle versioni greca, latina, siriaca; tuttavia verso la fine dell’800 furono scoperti ampi brani in ebraico. La versione greca del libro ci è giunta in due forme diverse: una più breve e una più lunga. La frase di Sir 17,5, che la Bibbia Cei 2008 sceglie di inserire (non c’era nell’edizione del 1974), si trova nella forma lunga, cioè quella tramandata dal manoscritto greco 248 (un codice in minuscolo conservato nella Biblioteca Vaticana). Diversamente, i manoscritti considerati più importanti (i “codici onciali”, cioè scritti in maiuscolo e più antichi, come il codice Vaticano) ci tramandano la forma breve e non la contengono. Le aggiunte come quella di Sir 17,5 sono riportate in corsivo nel testo italiano della Cei. Le versioni latine (come la Nova Vulgata) che in genere seguono il testo più lungo in questo caso la omettono, come molte versioni moderne della Bibbia. [Ecco la traslitterazione semplificata del greco di Sir 17,5: elabon chresin ton pente tou kuriou energhematon, ekton de noun autois edoresato merizon, kai ton ebdomon logon ermenea ton energhematon autou].

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