Il significato della formula «la Messa è finita»

La formula liturgi ca della fine della Messa, che in latino è ite, missa est, penso che con la traduzione italiana «la Messa è finita, andate in pace» abbia perso un po’ il suo significato. – LORENZO A.

Effettivamente quella formula liturgica del congedo in italiano (ma non è l’unica prevista, ce ne sono altre nel Messale) può perfino indurre a pensare che la fine della celebrazione sia un sollievo per chi l’ha vissuta malvolentieri. Il latino ha il vantaggio che i due termini missa (da cui l’italiano “Messa”) e missio (“missione, invio”) vengono dalla stessa radice (mittere, “inviare, dimettere”), per cui era più facile capire non solo che era finita la celebrazione, ma che si veniva inviati nel mondo, come per dire: «La Messa è finita, la missione comincia». Questa comprensione si fonda sulla grandezza unica dell’Eucaristia, culmine e fonte del vissuto cristiano nel mondo. Quel congedo finale è dunque un invio in missione, un invito a ciascuno a vivere il compito, insito nella vocazione cristiana, di dare testimonianza al Vangelo. Ogni volta che finisce la Messa si ripete il mandato di Cristo: «Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo – soprattutto con la vostra testimonianza – io sono con voi sempre!» (cfr. Mt 28,19–20)

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