Perché Gesù dice che si viene a lui solo se attirati dal Padre?

Vorremmo un chiarimento riguardo alla frase di Gesù «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato» (Gv 6,44a; cfr. 6,65). B.L. E F.T.

Il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni contiene la moltiplicazione dei pani e il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao sul pane di vita, discorso che alla fine registra anche la cosiddetta “crisi galilaica” (molti si distaccano da Gesù, cfr. Gv 6,66). Nel versetto in questione, come risposta a quei giudei che mettono in dubbio l’origine divina di Gesù e quindi la sua autorità, si sottolinea che è il Padre ad aver inviato Gesù e che è ugualmente sua l’iniziativa di attirare gli uomini a lui affi­nché abbiano la vita eterna. Il verbo che qui viene tradotto con “attirare” (in greco helko, “trarre, estrarre, trascinare”) si trova in un brano di Geremia che molto probabilmente fa da sfondo al nostro testo: «Ti amerò di amore eterno, per questo ti attiro nella misericordia» (Ger 38,3; cfr. Os 2,16); anche lì infatti – nel contesto in cui si presenta la nuova alleanza – ugualmente si parla dell’iniziativa di Dio che nella sua bontà attira a sé il popolo che si trova allo sbando.

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