Perché è così difficile il libro dell’Apocalisse? Che cosa è utile sapere per cercare di capire? Nicola
La difcoltà dell’ultimo libro della Bibbia è data dal suo particolare genere letterario, con il ricorso a temi, immagini e simboli molto lontani dal comune sentire di oggi. Però, se si tengono presenti alcuni criteri interpretativi, la comprensione può essere facilitata, così da poter attingere alla sua grande ricchezza teologica e spirituale. Innanzitutto il testo è rivolto a una comunità che si trova in un tempo di tribolazione, per infondere coraggio e suscitare la speranza; nasce in un contesto di preghiera comunitaria (si vedano gli inni liturgici che vi si trovano); rilegge l’Antico Testamento in chiave cristiana (è costellato di citazioni bibliche); e soprattutto usa moltissimo il simbolismo come mezzo di comunicazione (quindi non va preso alla lettera). Di fronte al dramma del peccato e del male con le sue conseguenze, si professa con forza la fede in Cristo, l’Agnello immolato che ha vinto il male e la morte: è lui che inaugura il compimento, la nuova Gerusalemme.