Come spiegare il fatto che il Dio presentato nell’Antico Testamento (Dio degli eserciti, Dio sterminatore, Dio che si irrita, che si pente ecc.) è diverso dal Dio Padre amorevole e misericordioso presentatoci da Gesù? Stefano Maglione
È opinione diffusa che l’Antico Testamento presenti un’immagine di un Dio irascibile e perfino vendicativo (ci sono passaggi, però, che estratti dal contesto e non ben interpretati possono dare adito a tale opinione), da opporre a quella di un Dio buono e misericordioso del Nuovo Testamento. In realtà, oltre al fatto che la Bibbia nel suo insieme rivela il volto dell’unico Dio, occorre tener presente che nell’AT ci sono tratti del suo volto amorevole, che come tali, non sono presenti nel NT. Ad esempio, laddove Dio si presenta con caratteristiche che richiamano l’amore materno: «Si dimentica forse una donna del suo bambino? … io non ti dimenticherò mai» (Isaia 49,15– 16); «come una madre consola un figlio, così io vi consolerò» (Isaia 66,13; anche Numeri 11,12; Salmo 131). La misericordia di Dio emerge anche in moltissimi passi in cui Egli assicura il perdono per il suo popolo: «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve» (Isaia 1,18); numerosi anche i brani in cui l’uomo esprime la fiducia nel perdono divino (Salmo 51: Miserere; Salmo 130: De profundis).