Perché nell’Antico Testamento Dio appare così violento?

Com’è possibile che l’Antico Testamento sia “parola di Dio”, cioè “dettata da Lui”,
quando contiene molti passi in cui appare un Dio violento, che ordina addirittura di uccidere donne e bambini (cfr. 1Sam 15,3)? Piergiorgio D.

Innanzitutto bisogna ricordare che la Bibbia non è stata “dettata da Dio”, ma ispirata da Lui, per cui pur essendo una parola che viene da Dio, è espressa in parole umane, e quindi limitate. Nei casi in cui Dio viene ritratto come colui che ordina delle violenze, occorre tener presente che si è spesso di fronte a racconti idealizzati del genere dell’epopea (non sono necessariamente cronache storiche dei fatti), risalenti a tempi difficili come quello dell’esilio in cui si sente il bisogno di darsi un passato glorioso (di qui il racconto dell’annientamento del nemico), e insieme, di sottolineare la presa di distanza dai culti idolatrici praticati da altri popoli. Di fronte a tali testi va ricordato quanto afferma il Concilio Vaticano II, che cioè questi libri possono contenere «cose imperfette e temporanee» che la «pedagogia divina» non poteva eliminare subito (cfr. Dei Verbum 15). L’idea è che la Rivelazione è progressiva e rispecchia la maturazione della coscienza del popolo della Bibbia.