Chi era il ragazzo che lasciò il lenzuolo e fuggì via nudo?

Chi era il giovanetto che, quando arrestano Gesù, per non farsi prendere abbandona il lenzuolo e scappa via nudo (cfr. Mc 14,51-52)? MARCO G.

Soltanto Marco tra gli evangelisti inserisce questo personaggio nel racconto in cui, quando Gesù viene arrestato, tutti i discepoli fuggono. Per questo motivo, tra le tante proposte per risolvere l’enigma, va almeno considerata quella che ritiene si tratti dell’autore di questo Vangelo, che così avrebbe “firmato” la sua opera, come hanno fatto tanti artisti che hanno messo il proprio autoritratto nel quadro che stavano dipingendo. Un’altra interpretazione, di tipo simbolico, si basa sulla presenza dello stesso termine, “giovane”, nel racconto delle donne al sepolcro (Mc 16,5); entrate, esse vedono un “giovane” vestito di una veste bianca, che annuncia loro la resurrezione: allora questi rappresenterebbe Cristo stesso, che prima viene spogliato e crocifisso, poi messo nel sepolcro avvolto solo da un “lenzuolo” (cfr. Mc 15,46; stessa parola per il telo abbandonato dal giovane), di cui egli si disfa nella resurrezione, per essere “rivestito da Dio”, cioè glorificato.

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