Adamo ed Eva sono esistiti? Se sì, perche’ dopo il peccato Dio non ha saputo perdonarli? MONIA
Di Adamo ed Eva si parla nei primi capitoli della Genesi (in Genesi 4,1 vengono nominati la prima e unica volta insieme), che non vanno interpretati come un resoconto storico quanto piuttosto come una profonda riflessione sapienziale sul creato e sull’umanità voluta da Dio. Il nome “Adam” significa “uomo”, indica l’umanità in senso collettivo (in Genesi 2,7 c’è un gioco di parole in ebraico tra adam e adamah, “suolo”, per dire che l’uomo è tratto dalla terra, è “terroso”); mentre il nome “Eva”, in ebraico hawwah (dal verbo “vivere”, quindi “vivente”), le viene dato da Adam «perché ella fu la madre di tutti i viventi» (Genesi 3,20). Molto più importante dell’esistenza storica, ciò che conta nei racconti sulla creazione dell’essere umano uomo-donna è che essi descrivono l’umanità nella sua altissima dignità (essere fatti a immagine e somiglianza di Dio, Genesi 1,26) e insieme nella sua estrema fragilità che si mostra nella caduta (Genesi 3,1–19); Dio, tuttavia, non l’abbandona nel suo peccato, ma promette la salvezza (Genesi 3,15.21).