I Vangeli dell’infanzia, belli e pure così diversi. Perché?

Mi ha sempre interrogato il fatto che nei due Vangeli in cui si parla dell’infanzia di Gesù, in quello di Matteo dopo la nascita avviene la fuga in Egitto, mentre in quello di Luca c’è la presentazione al Tempio. Come si spiega questo? SERGIO M.

I primi due capitoli dei due Vangeli, quello secondo Luca e quello secondo Matteo, sono denominati “Vangeli dell’infanzia”, in quanto trattano delle vicende legate alla nascita e ai primi anni della vita di Gesù. Mentre essi concordano su alcuni dati essenziali, come ad esempio l’annuncio angelico, il concepimento verginale per opera dello Spirito e la nascita a Betlemme, divergono non soltanto su alcuni altri elementi (come quelli segnalati dal lettore), ma mostrano complessivamente un “clima” diverso: molto più irenico in Luca (si pensi alla pace annunciata ai pastori) e con tratti anche inquietanti in Matteo (come l’uccisione degli infanti). Tale diversità suppone, oltre all’utilizzo di fonti e tradizioni differenti, un ambiente di origine peculiare a ciascun evangelista. Anche se sono posti all’inizio del racconto, questi capitoli risentono in modo particolare della fede cristologica acquisita dalle rispettive comunità alla luce dell’evento pasquale (già in questo inizio Gesù è infatti insignito di titoli molto alti: “Dio con noi”; “Figlio di Dio”; “Salvatore”).

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