Fine del mondo e valle di Giosafat, quale legame?

MARCO GIRALDI Nel Libro di Gioele si trova: «Riunirò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat, e là verrò a giudizio con loro» (Gioele 4,2). Cosa si intende esattamente quando si parla della valle di Giosafat?

Secondo il passo citato, per il profeta Gioele la valle di Giosafat è dove avrà luogo il giudizio finale di tutte le nazioni. Il nome ebraico (Jo-shafat), che significa “il Signore giudica”, ne rivela il valore simbolico, tanto è vero che Gioele poco più avanti la chiama anche “valle della decisione” (cfr. Gioele 4,14). Il testo citato non dice dove va localizzata questa valle, tuttavia la tradizione ebraica, e poi quella cristiana e musulmana, l’ha identificata con la valle del Cedron, che si trova sul lato est del tempio di Gerusalemme, sotto il monte degli Ulivi. Il riferimento a questo monte si trova nel profeta Zaccaria quando, descrivendo il combattimento finale contro le nazioni nemiche, si dice che Dio poserà i piedi sopra il monte degli Ulivi, il quale si fenderà in due (cfr. Zaccaria 14,4). Questo è il motivo per cui le pendici del monte degli Ulivi che scendono verso la valle sono ricoperte da una distesa di sepolcri ebraici, e sull’altro lato della valle, a ridosso delle mura del tempio, c’è il cimitero dei musulmani: qui infatti, secondo la tradizione formatasi su questi testi, comincerà il giudizio universale e la risurrezione dei morti.

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