Come mai non riesco a trovare la versione originale greca o latina di Siracide 17,5 (che invece si trova nel testo italiano Cei 2008: «Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore, come sesta fu concessa loro in dono la ragione e come settima la parola, interprete delle sue opere»? Lucia B. La questione del testo […]
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La modifica nel Padre nostro si deve a un problema teologico o di traduzione? «Possiamo dire che l’uno si intreccia con l’altro. In questo caso, il problema teologico è suscitato dalla versione liturgica tuttora in uso. “Non ci indurre in tentazione” deriva dal latino indúcas, che a sua volta è una traduzione fin troppo letterale […]
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La frase del Padre nostro «non ci indurre in tentazione» (Mt 6,13) crea problemi: come va tradotta e interpretata? Nell’originale greco c’è il verbo eisenenkes che significa “immettere”, “introdurre”. Ma si vuol forse dire che Dio spinge l’uomo verso il male (la tentazione) e quindi gli si chiede di non farlo? In realtà, alla luce […]
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Come mai in molti passi è cambiata la traduzione dei passi biblici che si leggono in chiesa? Ci sono dei motivi teologici? [Giovanni B.] Diversi lettori ci pongono domande su alcuni cambiamenti nella più recente traduzione della Bibbia a cura della Conferenza episcopale italiana (Cei 2008), usata nella liturgia, rispetto alla precedente versione, e chiedono […]
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Nel brano della vocazione di Mosè, quando egli vede il roveto che non brucia, la traduzione della Cei non è fedele; infatti in Es 3,3 leggiamo: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo», mentre nell’originale ebraico c’è un verbo che significa “scostarsi, allontanarsi”. In effetti il verbo ebraico sûr che la Cei traduce con “avvicinare”, […]
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